Uccellini

Martedì (in realtà è Mercoledì notte).

La cosa che mi manca di più in assoluto è la musica. A Marbella, dove vivevo disgraziatamente fino a 4 mesi fa, la mattina, appena alzato, prima ancora di rendermi conto di aver aperto gli occhi, avevo già:

  1. acceso il mio Mac
  2. aperto la pagina "radiorock.fi". Sì esatto .fi, dominio finlandese, lì dove sanno ancora cosa voglia dire rock 
  3. sparato nel mio altoparlante del buon, sano, fottutissimo rock'n'roll. 

Mi infilavo poi sotto la doccia e a squarciagola cantavo Metallica, Iron Maiden, Pearl Jam, Soundgarden. E continuavo in macchina. Mi dava quella giusta carica di energia prima di affrontare le gigantesche ed insormontabili problematiche dei clienti di un negozio di lusso di provincia. Provincia di lusso Marbella, per carità, ma sempre provincia.

Marina, la Marina del sapone per i piatti annacquato, non ammette musica. Fine della storia. Fine dei canti a squarciagola sotto la doccia.
Rimane almeno il tragitto all'università, questa volta radio "bandit rock", in svedese. Che devo impararla sta dannata lingua. Ma di cantare nella metro non se ne parla: qui lo starnuto è considerato una gravissima offesa alla quiete dei pendolari delle periferie di Stoccolma, figuriamoci cantare.

In realtà ho mentito. Marina ascolta musica. Canti di uccelli.
Un paio di giorni fa, mentre facevo colazione, pensavo: hai visto Luca? Il bello di vivere in periferia. Ti svegli con il canto degli uccellini! Solo dopo scoprì che quelle meravigliose melodie provenivano dagli altoparlanti dello stereo di Marina.

A volte alterna musica russa da camera.
Ma questa è un'altra storia.




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