Il forno

Mercoledì.

Devo dire la verità. Ricordando una conversazione al telefono con una mia carissima amica spagnola, avevo incominciato a scrivere un post, da bravo studente di management, ricco di risvolti sociali e filosofici su come le persone sbagliate nel momento giusto possano distruggere in pochi istanti quella consapevolezza di valere qualcosa nel mondo. Ma mi sono emozionato davanti a tanta bellezza che la lezione di management ve la faccio un'altra volta.

"Waves" - Matita su carta da forno - Stockholm 2018
Questo capolavoro di arte moderna è di Marina. Il testo, scritto a matita, scurito dai 200 gradi del forno, recita in inglese: "It's necessary to put this kind of paper when using the oven. On the bottom of the oven". Perentorio.

Piccolo passo indietro. Ricordate la discussione sul detergente concentrato annacquato per piatti? La stessa sera trovo sul fondo del forno questa perla. Tra le regole di Marina c'è quella che non si può friggere, grigliare o utilizzare nessun tipo di padelle per cucinare. Sporcano la cucina. Tutto va necessariamente e rigorosamente cotto al forno. Al massimo ti puoi permettere di bollire verdure e riso. Scordatevi quindi cotolette alla milanese, polpette, bisteccazze al sangue o anche solo semplicemente petti di pollo alla griglia.

Da buon diplomato all'istituto tecnico, le faccio notare che nonostante sia carta da forno, è pur sempre carta e i pericoli di incendio sono elevati a contatto diretto con le piastre. E qui ho peccato di spavalderia: la situazione era già tesa a causa del sapone per i piatti concentrato e lei aveva dovuto interrompere qualcosa di importante al suo computer per discutere con me una seconda volta. "Nuove regole" mi dice, "sono stufa di pulire il forno". Sottolineo che una precedente regola specificava di utilizzare carta da forno nella pirofila da cottura proprio per non sporcare nulla e non produrre inutili schizzi. Ma non bastava.

L'indomani Marina, remore dell'affronto italiano, testa la carta da forno. Che ovviamente si brucia.

Se c'è una cosa che ho imparato dalle mie ex colleghe di lavoro russe è che non ammettono l'errore. Sono perfette loro. Marina le segue, è molto creativa, non si perde d'animo. La sua creatività è ossessiva. Deve trovare al più presto una soluzione alternativa. Non può compromettersi sull'utilizzo della carta da forno. No. E quindi posiziona con cura la carta sulla griglia interna del forno. Così non tocca il fondo e non si sporca. Perfetto!

Non ho avuto il coraggio di dirle che la soluzione alternativa non funziona.
Ho paura che scriva un trattato su come e quando sostituire la carta da forno, quale marca sia più resistente al calore o in che supermercato comprarla.

Lo fa già con la carta assorbente da cucina. Ogni fine settimana la si compra a turno quando toccano le pulizie. Solo di un tipo e solo in un determinato supermercato. Controlla ovviamente.
Ma questa è un'altra storia.

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