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Showing posts from October, 2018

Segnali divini

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Sabato. Sono in Finlandia. Avevo bisogno di una pausa dai primi due mesi folli in Svezia. Perché in Finlandia? Sono venuto qui 12 anni fa in Erasmus e da allora è come se fosse la mia seconda patria. Il mio amore per il Nord Europa parte proprio da qui. E forse parte delle mie difficoltà a comprendere la cultura svedese sono date proprio dal fatto che il primo amore, la Finlandia, non si scorda mai. Il confronto è inevitabile. Noi al Sud pensiamo che quassù sia tutto uguale: tanto freddo, riservatezza, bionde a go-go, suicidi, cibo discutibile e tanto stato sociale. Ma chi conosce a fondo la realtà scandinava sa che le differenze tra finlandesi, svedesi e norvegesi sono siderali. Solo che te ne rendi conto nel momento in cui le vivi. E mi spiego meglio con un esempio. Due giorni fa stavo ritornando al mio aparthotel, in metro. Dopo qualche stazione, la metro si ferma per un problema tecnico. Tutto buio. Nel trambusto generale, dobbiamo uscire tutti. Ero soprappensiero, lo ammet

Libero

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Lunedì. Ebbene sì. Sono libero. Da due giorni. Basta Marina. In realtà non mi aspettavo che andasse tutto così sciolto. Io finisco di pulire la mia stanza in tempo, attorno alle 13.30 di Sabato scorso. Le dico che sono pronto ma lei risponde, ovviamente, che è occupata (a guardare i soliti video russi su youtube). L'appuntamento era previsto in cucina per le 14.00, mi vuole fare aspettare. Alle due in punto scende. Mi porta i soldi che mi deve di Ottobre e due lettere firmate che confermano il nostro accordo: non pago l'affitto di Novembre e mi rimborsa il deposito. Semplice. Fin troppo. Io mi ero già immaginato qualche furbata da parte sua e invece niente. Mi alzo e me ne vado senza dire una singola parola. Lei boffonchia qualcosa che non capisco. Lentamente scendo le scale, entro in macchina e via. Da oggi c'è una nuova vittima al mio posto. Ma io mi sento come Abatantuono.

...And justice for all

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Giovedì. La mia stanza stasera (no, le tende non le ho scelte io). La mia vita in poche valigie. Felice. Me ne vado finalmente. So che vi ho lasciato un po' in sospeso ma questi nove giorni sono stati molto intensi.  Marina si è dovuta arrendere. Ha ceduto. Sabato me ne vado e mi paga il resto di Ottobre (meno la carta igienica, si proprio così...e ovviamente ha comprato la più cara) e tutto Novembre.  Mi sento un vero patriota. Ho salvato tutti gli italiani che sarebbero potuti venire dopo di me. State tranquilli che io sono stato l'ultimo. Andiamo per ordine. Marina soffre, il mio coinquilino psichiatra conferma, di mania ossessiva. E più la si contraddice, più diventa noiosa, cocciuta, fastidiosa. Scalcia, come gli asini. Mi lascia la proposta sulla scrivania (le porte delle stanza non hanno chiavi e lei entra e esce quando vuole).  A voi i commenti. Delirante. E informa pure i miei coinquilini dell'accaduto...fate attenzione a cosa scriv

Bullshirts

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Martedì Avevo pianificato un bel piano editoriale per questo blog. Veramente, nei minimi dettagli. Allora una volta al mese Amarcord: aneddoti su Marina dei passati coinquilini. Poi continuando: post sui post-it (bella questa) che lascia ovunque. E ancora: nuove regole settimanali. E invece è precipitato tutto così in fretta. Vi spiego. Dopo la scenata del "fai poco casino alle 9 del mattino" ho incominciato, finalmente dire voi, a cercare una nuova stanza. Dopo due tentativi falliti con proprietari alcolizzati in pensione (w il welfare state svedese), tra gatti e sporcizia, decido, disperato, per l'ennesima volta, ventesima se non ho contato male, di tentare di richiedere una stanza nel campus universitario. Missione quasi impossibile. Come funziona la lista di attesa? Semplice: dal momento in cui ti iscrivi, un giorno, un punto. Ogni tre giorni esce un bando. Tra gli iscritti al bando, chi ha più punti vince. Un sistema che, ovviamente, privilegia gli svedesi,

Marina va a fuoco tutto!

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Giovedì. No non mi sono dimenticato. Ne di voi ne di me. Oggi, orgoglioso, ho dato il mio primo esame di lingua Svedese. Partendo da zero assoluto, con sole 14 ore di lezione. Senza contare l'università e le pazzie di Marina, che mi hanno tenuto abbastanza occupato questa settimana. Dicevamo le pazzie di Marina. Purtroppo anche se non scrivo, quelle rimangono. Anzi si moltiplicano. Inesorabili. Reggetevi forte. Video questa volta (appena imparato ad usare youtube e inavvertitamente ho creato pure un mio canale). Lo ammetto. Ho aspettato, con calma, fino a che bruciasse. Ho aspettato fino a che si spaccasse il vetro. Ho fatto il video. Poi, senza fretta, ho avvisato Marina che ignara di tutto faceva colazione sul balcone. Io ero giusto sulla soglia di casa per uscire. "Marina va a fuoco tutto!". Karma puro. Pochi minuti prima, con la sua solita delicatezza, sbraita che mentre preparo la mia colazione faccio troppo casino. Ah dimenticavo di dirvi che sono le 9

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